mercoledì 18 aprile 2007

la guerra dell' amore (da "La stele": la conferenza)

Durante tale conflitto sui viventi si abbatterono ordigni di diversa natura, rispetto al primo evento bellico. Gli strateghi imperiali, infatti, idearono e misero a punto nuovi mezzi idonei agli stermini di massa nell' universo.
Arrivavano dai cieli entità simili a spugne, di color terreo in tutti i casi, di diversa grandezza. Ve ne erano di minuscole, poco più grandi dei granuli di polvere; ve ne erano di enormi, più vaste dei mondi. La maggior parte erano di dimensioni medie, poco più estese di un essere vivente comune. Esse erano caratterizzate da una porosità fine, da un' aspetto innocuo apparentemente, quanto inspiegabile. Erano numerosissime e proliferavano l' una dall' altra, ricoprendo i cieli ed oscurandoli man mano che si moltiplicavano.
Una o più di esse si occupavano di un vivente; lo seguivano ovunque, lo aspettavano allorché si rifugiava in un luogo chiuso, per ricominciare a seguirlo da presso appena usciva nuovamente all' aperto. Spesso altre spugne si aggiungevano alla prima e l' individuo finiva per essere seguito da un nugolo di esse, di varie dimensioni, tutte dall' inequivocabile colore bruno. Erano indistruttibili. Se spezzate, lese in una parte o sminuzzate, ricrescevano e da ogni pezzetto si rigenerava una grande spugna. Se distrutte, con qualunque mezzo fisico o chimico, si riformavano dal nulla e ricrescevano. Erano armi pazienti, dalla lenta azione.

martedì 10 aprile 2007

emozione e disfacimento ( da "La Stele" : La Conferenza)

Costoro, cui accennavo, sono fatti di citoplasma puro, indivisibili l' un individuo dall' altro tanto i singoli citoplasmi si compenetrano reciprocamente, ogniqualvolta due o più di loro entrano in contatto. Come maree di liquido purissimo le masse dei BC29KUJ16-61 muovono nello spazio dei loro cieli quando trasmigrano da uno dei loro lontani pianeti. Sotto la luce fioca di Orio il nano, si vede, a volte, nel tramonto di Sbazk4, una grande nuvola lattiginosa tingersi di sfumature aranciate e opache: si tratta di popolazioni BC29KUJ che buttano un ponte tra pianeti vicini unendo i loro citoplasmi in un' unico fluido.
Essi sono esseri facilmente emozionabili e la commozione, immediata e spontanea, quanto incontrollabile, è il loro sentimento più noto, retaggio delle antiche caratteristiche originarie, gelosamente conservato come tratto prezioso e distintivo della specie. All' atto emozionale essi, piangendo, perdono in consistenza e le proteine che danno struttura alle loro forme, si frammentano in singoli aminoacidi o in piccoli peptidi. Si sciolgono così e la loro opacità si dilegua e, nel diventare del tutto trasparenti, si spandono al suolo e cessano di esistere come singoli per diventare purissima acqua, infine.
Tale iniziava a diventare uno di questi BC29KUJ, notabile del governo di KOR-O-O-FF 341, quando l' atmosfera della sala delle Conferenze Plenarie governative cominciò a diventare tesa. Raner Ferm lo notò, all' atto di iniziare a liquefarsi, con un' espressione vagamente ebete ed un sottile sorriso di imbarazzo sul volto che tradiva la vergogna per questa sua fine inopportuna che necessariamente attirava l' attenzione dei presenti e disordinava il clima conferenziale, in una circostanza tanto delicata. Ferm capì che l' impazienza stava allora montando oltre i livelli consigliabili.
 
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